martedì 7 agosto 2012

Convention, business e pubblica morale (NSFW)

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Ai nuovi e vecchi lettori: ricordo che i post marchiati con il "bollino di qualita' "(lol) sono quelli curati da mamoru, gentilmente ospitati dal padrone di casa, Luca da Osaka, sperando che dopo questo post ci sia ancora un blog su cui postare ..

Attenzione

Visto l'argomento pruriginoso del post si e' cercato di rendere alcune immagini disponibili solo dopo la pressione di un bottone: siate pertanto consci che quando lo pigerete avrete buona probabilita' che dietro di voi ci siano (in ordine sparso) la moglie, i figli, i colleghi di ufficio, il vostro capo, la suocera... Ci solleviamo pertanto da ogni responsabilita' per eventuali danni materiali e/o mentali a cui potreste andare in contro. :D

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Un'altra cosa estremamente affascinante del Giappone e' la capacita' del mercato interno di servire un numero notevole di nicchie, nonche' l'imprenditorialita' che nasce dalle cose apparentemente piu' improbabili.

Mi e' venuto in mente di pubblicare questo post proprio perche' tra qualche giorno (10-11-12 agosto)  ci sara' il C82... infatti i fatti di seguito narrati risalgono alla fine dello scorso anno, quando ci siamo fermati a Tokyo qualche giorno, giusto in tempo per una cena al volo con Luca da Osaka, un saluto volante a Mu e una due giorni (su tre) massacrante al C81 (Comiket 81).

Il Comic Market (abbreviato Comiket), per chi non lo sapesse, e' una grande mostra mercato di manga, novelle, fanzine, musica e di quelle produzioni multimediali che vanno sotto la categoria del doujin (同人, che penso si possa approssimare con "autoprodotto") si svolge due volte all'anno (il "natsu komi" 夏コ a inizio agosto e il "fuyu komi" 冬コミ a fine dicembre) su tre giorni, presso il Tokyo Big Sight. L'affluenza e' stata parecchio alta: 150000 e 170000 visitatori, solo per il primo e secondo giorno ai quali abbiamo partecipato. Tanto per darvi un'idea, prima dell'apertura al pubblico la coda dei visitatori in attesa (in fila per 4, rigorosamente guidati dallo staff) si snodava per quasi 1,5 km.



Visualizzazione ingrandita della mappa


Ormai vicini all'ingresso e una mezz'ora prima eravamo gli ultimi della coda..
la fila viene splittata in 2: a sinistra per i booths aziendali dell'ala ovest










L'evento si divide grossomodo in 2 grandi aree espositive, la est 東 (che conta 2 grossi settori) prevalentemente occupata dai tavoli dei vari circoli doujin


Panoramica ala ovest (primo settore)

e la ovest 西 che accoglie circoli doujin al piano basso, mentre al piano superore e terrazza ci sono gli stand commerciali.





Entrambe le zone hanno una annessa area esterna dedicata al cosplay e una buona parte del materiale in vendita comprende parodie (di cui un discreto numero R-18) di serie animate/manga famose, nonche' piccoli romanzi/novelle, musica autoprodotta, pubblicazioni di circoli di appassionati di SF, serie tv e roba varia tra cui potete trovare perle come questa.



Dedicata a  chi ha abbstanza anni da ricordarsi cosa e'

Inutile dire che girare il Comiket in un giorno e' quantomeno improponibile ed il pubblico infatti si premunisce di dotarsi del catalogo ufficiale o di stamparsi una mappa con appuntata le locazioni di proprio interesse, oltre al fatto che la partecipazione dei singoli circoli non e' detto che si protragga per tutti e tre i giorni (considerate che in alcuni casi fa tutto una singola persona che magari deve pure assentarsi dal lavoro per poterci essere).

Il lato negativo e' il sovraffollamento generale con le code interminabili in corrispondenza dei circoli piu' gettonati (ai giapponesi stare in fila deve piacere un sacco, in pratica si finiva per passare da una coda all'altra), il derivante mal di piedi cronico, ma soprattutto la cafonaggine e maleducazione estrema dell'otaku giapponese medio: questi personaggi, quando si muovono in branco sono assai pericolosi in quanto rischiate che vi travolgano e calpestino senza troppi complimenti, poiche' in quel momento voi siete solo un ostacolo fisico che si frappone tra loro e lo stand al quale si stanno recando...a quel punto pero' scatta la rappresaglia violenta.



Passando all'area cosplay della zona est (un parchetto all'esterno del centro fieristico che confina con la strada e il marciapiede), c'e' stato un evento un poco strano che ha attirato la mia attenzione, visto oltre alle solite attention whores, alle selfproclaimed netto-idol e a quelli che fanno cross-cosplay [1] c'era questa ragazza in una zona in disparte: era arrivata col suo trolley e si e' piazzata sopra il drappo a terra, raccogliendo una piccola folla di fotografi attorno a se'. 



disperato tentativo di push-up
Inizialmente ha cominciato a posare piuttosto normalmente, poi e' partita la parziale esposizione della mercanzia per i gentili avventori: in maniera piuttosto discreta la signorina ha cominciato ad allargare la scollatura chinandosi in avanti, per poi passare ad alzarsi la sottana grossomodo sopra l'anca esponendo cosi' la biancheria agli scatti dei fotografi, alcuni dei quali ormai sdraiati a terra alla ricerca del low angle migliore. A conclusione tanti inchini e ringraziamenti, nonche' distribuzione di biglietti da visita (vedremo poi perche').





Lungi da me moraleggiare, ma penso di capire i timori degli organizzatori che in questi anni hanno cominciato a dare un giro di vite ai regolamenti sul cosplay e a controllare meglio gli espositori (ad alcune opere viene imposto l'immediato ritiro dalla vendita): il problema infatti era quello di arginare la vendita di materiale porno smaccatamente hardcore ad opera di alcuni cricoli di cosplayer e scongiurare il rischio di chiusura dell'evento in caso di intervento delle autorita', per aver contravvenuto all' art.175 del codice penale giapponese (vendita distribuzione, pubblicazione e possesso ai fini di vendita di materiale osceno[2]) essendo una manifestazione aperta al pubblico e senza limiti di eta. Non si puo' quindi biasimare l'organizzazione, visto che si sono dati una regolamentazione per contrastare l'esibizionismo pubblico e per pararsi legalmente...

Come conseguenza (e comprende anche la signorina qui sopra ) i circoli hanno iniziato a spostarsi verso eventi piu' indie che consentissero la vendita dei loro CD e DVD, magari tenendo il Comiket per apparizioni promozionali o mettendoci lo stand fino al ritiro dei prodotti imposto dallo staff in modo da poter promuovere orgogliosamente il loro prodotto come "vietato dal comiket".

Tra gli eventi indie di rilievo c'e' il "COSHOLIC" che si svolge piu' volte l'anno in giornata singola al Bellesalle Messe (ベルサール汐留), un centro conferenze in zona Shimbashi / Shiodome. 
Poco sorprendentemente sfruttano un paio di volte l'anno la concomitanza col Comiket e difatti il Cosholic 04 fu tenuto parallelamente ad al secondo giorno del C81, cosi' come il Cosholic 06 si terra' il secondo giorno del C82, ma sfalsato come orari per consentire la partecipazione ad entrambi gli eventi (11 agosto dalle 15 alle 20).

La peculiarita' di eventi come Cosholic e' che sono monotematici (sarebbe meglio dire monomaniacali) e piu' precisamente si definiscono come 成人向同人ROMイベント traducibile a braccio in "mostra mercato di materiale digitale autoprodotto indirizzata ad un pubblico adulto".
A differenza del comiket qui bisogna cacciare 2000 yen a testa e mostrare un documento che attesti di avere compiuto almeno 18 anni, al che lo staff vi mette un braccialetto di carta che potete usare per entrare e uscire. L'ambiente e' ordini di grandezza piu' piccolo del Comiket, si tratta di uno stanzone attrezzato con tavoli per gli espositori (~99% ragazze) ed uno spazio fotografico lungo le pareti della sala, al secondo piano di un palazzone vetrato (se non hanno cambiato entrate nell'atrio, girate subito a destra, scala mobile e siete arrivati).

L'elenco degli stand della quinta edizione
L'elenco degli stand della sesta edizione




Qui, dicevo, si concentra la parte piu' in vista del cosplay R-18 giapponese (l'evento e' aperto anche al genere R-15 e per tutte le eta', ma questi sono in netta minoranza) e l'ambiente e' molto svaccato a cominciare dalle standiste che mediamente promuovono le proprie opere indossando poco di piu' dell'intimo, poi dipende dal genere e personaggio interpretato, ma si spazia dal bikini, al fundoshi et sim.


Cosholic 03 (dal sito ufficiale)


Salvo eccezioni ogni circolo e' costituito da una cosplayer che presidia il proprio banchetto con i dvd in vendita (foto, video o entrambi) ad un prezzo variabile dai 500 ai 2500 yen e prima di un eventuale acquisto vi porge con una serieta' allucinante il proprio portfolio fotografico, manco fosse il catalogo di Christie's. Adesso, fate conto che la signorina vi da questo libretto sorridendo e rimane li a fissarvi con postura da commessa di depato, mentre voi lo aprite e ci trovate una pacca di foto della signorina medesima che (bene che vada) e' mezza nuda, in posizioni discutibili e magari armeggia con attrezzi di variegata oscenita'.

Domanda: riuscireste a stare seri in una situazione del genere???




Ovviamente vale la regola guardare, ma non toccare piu' tutta una serie di altre atteggiamenti (di buon senso) da tenere durante gli scatti fotografici negli spazi appositi della sala: da quello che ho capito ci dovrebbe essere una trafila da fare per registrarsi come fotografo e poter scattarenelle aree preposte con le cosplayer che alla fine della sessione si fanno consegnare la macchina e controllano gli scatti, cancellando quelli non graditi.


Una considerazione poi la merita l'estrema varieta' di offerta, in pratica ogni feticismo possibile ed immaginabile e' coperto:

mizugi (costumi da bagno)



fundoshi + debu fechi (amore per le cicciotte)


kuro gyaru kei (abbronzature tamarre)



wet and messy



digitale terrestre ...(e' considerabile feticcio?)



boh??




In teoria ci sarebbe il bondage SM con le corde e altre cosucce, ma direi che non e' il caso di postarle.

Come avrete capito essere un topmodel non pare essere un prerequisito (anzi, diciamo pure che qualcuna ha dei lineamenti da uomo...) e se c'e' una offerta del genere, e' perche' esiste la domanda e c'e' qualcuno disposto a pagare... e qui mi viene il dubbio dato dalla mia indole taccagna e all'attaccamento al sudicio denaro: 

quanto possono guadagnare le signorine con la vendita dei dvd?

Ovviamente dipende dai costi sostenuti e dal volume di vendite, ho provato a fare una valutazione spannometrica raccogliendo un po' di dati su internet, quindi prendetela con le molle, ma probabilmente l'ordine di grandezza e' quello.
Tra i costi sicuramente sostenuti abbiamo:

1- costumi e parrucche
Voce estremamente variabile  che dipende dal personaggio interpretato e dalla qualita' del materiale.
Per le parrucche diciamo da 4,000 a 8,000 yen
Per i costumi e accessori da 8,000 a 40,000+ yen

In alternativa l'affitto, ma non ho una idea precisa del costo.

2- costo location per scatti 
Affitto del set fotografico
6 ore da 21,000 a 29,000+ yen

In alternativa love hotel da 4,000 a 10,000 yen per opzione stay (tutta la notte)

Fotografo o altra cosplayer con cui collaborare (possibilmente gratis).

3- supporti di memorizzazione (CD/DVD)
Masterizzazione e stampa serigrafia dvd, case, copertine. 
Per farseli in casa:
100 dvd-r diciamo 18 yen/cad
dvd-case 47 yen/cad
stampa cover + dvd boh???? 
Facciamo 100 yen/dvd anche se mi pare caro, magari appaltando ad una ditta specializzata si risparmia.

4- Costo partecipazione all'evento
stand con nr.1 tavolo al cosholic da 2,500 a 4,500 (R-18)
trasporti materiale da vendere 2,000 yen

Per un dvd R-18 avremmo una spesa iniziale da 39,500 a 83,500 yen + 20,000 per stampare 200 dvd. Arrotondiamo ad un investimento di 130,000 yen (1300 euro ca.) e per rientrare avremo diverse opzioni in base al prezzo di vendita deciso:

130,000/1,500 = 87 copie da vendere
130,000/2,000 = 65 copie da vendere
130,000/2,500 = 52 copie da vendere

che non mi pare un obiettivo tanto irrealizzabile, in pratica con 200 copie vendute c'e' il rischio di trovarsi con almeno 169,500 yen attaccati alle mani...in nero... e con la possibilita' di rivendere un costume high grade in auction sul web (a trovare qualche feticista c'e' la probabilita' di trovarselo pure rivalutato).


Ma questo vale per le copie fisiche vendute alla convention, ma la cosa non finisce qui perche' c'e' dietro un intero mondo di affari con due principali ramificazioni:
a) le vendite online di copie digitali
b) gli studi fotografici che organizzano sessioni private con le cosplayers

Per le vendite online ci sono almeno 4 portali web dedicati alla vendita del sopracitato materiale doujin tra cui il cosplay in tutte le sue categorie. Uno di questi portali chiede ai circoli una commissione per copia venduta con un minimo di 300 yen, secondo la tavola sinottica qui sotto.















In pratica per guadagnare 1,000 yen si dovra' vendere il dvd sul sito a 1,500: i 500 yen li incassano loro, visto che metteno a disposizione la piattaforma per l'e-commerce, la banda per il download etc.
Questo permette ai vari circoli di avere in vendita sempre tutta la libreria titoli prodotti, con la possibilita' di tagliare i prezzi fino a 500 yen per copia guadagnandoci ancora 200 yen puliti.

L'altra voce di possibile guadagno sono gli eventi fotografici (撮影会) che danno modo di prendere appuntamento con una modella e fotografarla per un certo tempo all'interno di uno studio professionale che offre varie ambientazioni. Lo studio Photoplus collegato al Cosholic riporta la seguente tabella:


A seconda della "famiglia" di costumi richiesti dal cliente (piano A,B,C o D limitatamente alla disponibilita' della modella) viene rimodulata la tariffa oraria: si va dai 7000 yen/ora per gonna/bloomer/tenuta da ginnastica ai 10,000 yen per il tanga-style fino a 12,000 per il costume da bagno a V...minimo 2/3 ore secondo la stanza/set richiesto. Ammettendo un 50/50 tra lo studio e la modella, direi che prendere da 3,500 a 6,000 yen all'ora non e' un cattivo guadagno...diciamo 5 volte il minimo salariale orario?

E chiudiamo qui l'argomento che per adesso l'abbiamo snocciolato a sufficienza anche se ci sarebbero un altro paio di cose da aggiungere!


おまけ angolo bonus



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[1] esempio: corpo snello e asciutto, parrucca argentea con capelli a meta' schiena, gonna fino alle caviglie, tacco da 10. Peccato che l'immagine generale risultasse un poco disturbata dal fatto che stesse usando l'orinatoio a fianco del mio....

[2] che poi sarebbe quello che ha causato l'adozione del famoso mosaico nel porno giapponese. Non c'e' nessuna norma che lo impone, bensi' e' una sorta autoregolamentazione del settore per evitare l'oscenita' (mah!).

[3] comunque mi stanno sulle palle quelle che fanno il  becco di papera con le labbra

[4] a quanto pare lasciera' la scena a questo Comiket dopo quasi 10 anni di onorato servizio

5 commenti:

  1. La foto "boh ??" sembrerebbe "neko-fetish" o qualcosa del genere... Certo che di stranezze e' pieno il mondo :)

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  2. Bene, questo post mi piace! Molto diverso nel contenuto e nella forma rispetto a quelli cui ho scritto un paio di volte (che erano l`esatto contrario).
    In sintesi: giudizi assenti (come e` giusto che sia, ognuno giustamente valuta personalmente), nessuna "sparata" (tipo "che maiali che sono questi tutti questi giapponesi!!", giuro er convinto di leggerla!), ben scritto (con il giusto distacco) e anche divertente.
    L`argomento puo` essere considerato controverso, soprattutto per chi volesse fare dell`ironia (quella sempre be accetta), peggio sarebbe per i moralisti della domenica, persone male informate o non informate, o peggio ancora, affrettate nel trarre giudizi e con preconcetti.
    Ma il modo in cui e` scritto, secondo il mio parere, e` quello giusto, spero di leggerne altri scritti in questo modo.
    P.S. Vedo che i miei consiglio sono serviti almeno! ^_^

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  3. Postaci la roba pedofila dai!XD

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  4. @unamico Ha ha! E' vero, ho pensato la stessa cosa!
    Ma poi ho visto che l'autore è diverso dal solito....
    Meglio in questo modo comunqe!

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